T O P I C R E V I E W |
Iokanaan Ducasse |
Posted - 06/06/2010 : 19:05:45 Ora io non so come stiano le cose. Ma due paroline andrebbero dette, visto che si fa un gran parlare di quel che ha cantato Marchisio sopra l'Inno Nazionale. Come tutti saprete questo novello Mameli pare abbia riscritto il nostro Inno e cantato: "... che schiava di Roma ladrona Iddio la creò". Sinceramente non so se sia vero, tutti ne parlano... vorrei sentire cosa ha da dire anche Marchisio perché credo che debba spiegare qualcosa. E basta poco, a mio avviso, perché i casi sono due: 1) non è vero, è stato un fraintendimento, e allora ci deve dire come mai gli altri giocatori della Nazionale italiana si sono girati all'unisono verso di lui mentre cantava quel passo; 2) è vero, l'ha detto, e allora sarà bene che faccia i bagagli e se ne torni subito a casa, perché non ci facciamo rappresentare a livello internazionale da uno che offende e vilipende pubblicamente la nostra Nazione (che gli dà pure tanti soldini, nel caso se ne fosse dimenticato)... giocherà con la Nazionale padana, quando ce ne sarà una. Mi sembra che di pagliacci nel calcio ce ne siano già molti, c'è bisogno anche di un giullare in maglia azzurra? Spero di no. Marchisio, se l'Italia ti fa tanto schifo, togli quella maglia e vattene a casa! E studiati un po' di storia, per favore... almeno capisci che la Roma "dell'elmo di Scipio" non c'entra niente con la Roma dei palazzi del potere di oggi! Ma io spero che si sia trattato di un malinteso e che venga subito chiarito. Voi che ne pensate? E rispolvero per l'occasione il motto con cui è nata la mia Etruria Romana F.C., preso dall'immortale "Carme secolare" di Orazio: Alme sol, possis nihil urbe Roma visere maius... A buon intenditor poche parole. |
15 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Iokanaan Ducasse |
Posted - 11/06/2010 : 12:43:19 Robista, sei sempre il benvenuto! Gento, non è del tutto esatto quello che mi attribuisci. Io punirei sia il politico che il calciatore, sia il fabbro che il docente universitario... tutti quelli che mostrano di non rispettare i simboli di una Nazione e coloro che ad essi sono affezionati (a torto o a ragione). Come ho avuto modo di dire più volte, in questo forum volevo rimanere all'interno dell'argomento calcio (e situazioni connesse), per questo ho parlato di Marchisio e non dell'"onorevole" Tizio o del "senatore" Caio. Ciò non significa che non sarei altrettanto (e forse anche più) severo con loro. E, soprattutto, ciò non esclude che lo si possa essere ANCHE con un calciatore che indossa la maglia azzurra. Tutto qui. Sull'Europa faccio anch'io la mia previsione! La storia insegna che non si possono tenere assieme realtà politiche-geografiche-economiche troppo diverse (se non sotto il giogo di una dittatura o potere assoluto, e comunque non a lungo). Quindi, secondo me, tra alcuni decenni, l'Europa delle democrazie nazionali paleserà le sue contraddizioni intrinseche e si sfascerà. Io e te saremo ancora vivi (a meno che tu non sia un arzillo novantenne... ma non credo!). Io personalmente non credo ne sarò dispiaciuto. L'Impero Romano "univa" (meglio sarebbe dire "teneva unita") una superficie ben più vasta dell'Europa, comprendente parte dell'Africa e dell'Asia. Ma anche quella pagina gloriosa per la nostra Capitale, nonostante il potere dispotico che Roma esercitava sulle province, si è rivelata fatalmente inadeguata. Ora se dovessimo discutere anche dei motivi dell'inevitabile fallimento imperiale romano, sarebbe il caso di vederci direttamente in una cantina sociale! Insieme a Robista, è ovvio! Quanto al resto, il patriottismo, lo Zingarelli recita: "sentimento di vivo amore e devozione verso la patria". Naturalmente nessuno si sogna di accostare Cannavaro o Buffon a Garibaldi e Mazzini... ma ciò non toglie che tale sentimento di orgoglio nazionale possa originarsi, negli Italiani, anche attraverso eventi ludici. Tutti gli stati hanno rappresentative sportive nazionali. E ciascuna rappresenta (appunto) la Nazione. Non vedo cosa c'entri il fascismo che forse, tra l'altro, del concetto di Patria ha prodotto solo una caricatura. Ribadisco: preferirei che si dicesse che non si crede al concetto di Patria/Nazione (posizione legittima) piuttosto che tirar fuori argomentazioni improbabili.
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venturiniace |
Posted - 10/06/2010 : 23:23:28 Che si faccia un "inno" della FIGC... e ogni federazione faccia il suo...
ma siamo ben lontani dal patriottismo vero, puro e tradizionale... qui si parla di una cosa ludica.
C'è da piangere a sapere che quando gli italiani vincono una competizione gli viene consegnato il titolo di "commendatore" o ancora peggio di "cavaliere" dal presidente della repubblica... Lo facevano nel fascismo, quando i giochi ludici erano considerati parte integrante della vita quotidiana del giovane balilla... compreso il famosissimo sabato fascista... |
robista |
Posted - 10/06/2010 : 23:13:32 quote: Originally posted by Iokanaan Ducasse Il resto lo rimandiamo a quando ci saranno birre e alcoolici a volontà!
Il programma semra interessante...sia per l'argomento sia per il beveraggio!!! posso venire anch'io??? |
Gento |
Posted - 10/06/2010 : 21:09:07 Come abbiamo già avuto modo di dirci, tu puniresti il giocatore che storpia l'inno come monito, ed io chi sta più in alto di lui (considerando una scala d'importanza che prende come valori il Presidente della Repubblica a scendere), probabilmente potremmo avere ragione entrambi, forse al giorno d'oggi la gente dà più credito ad un giocatore di calcio che ad un politico e quindi la punizione, come detto, sarebbe da monito ai più; io invece considero più importante chi ha dato quell'esempio al giocatore, dei politici, che probabilmente, nell'Italia di oggi sono meno considerati dalla popolazione rispetto ad un calciatore: siamo al "lui è peggio di me ed allora mi posso permettere tutto" e questo purtroppo è un "callo" tipico della cultura italiana molto difficile da assorbire. Ripeto che sono d'accordo con te sulla punizione a chi offende l'Italia e quindi me stesso, non sono indulgente e non faccio finta di niente, ma io voglio partire dall'alto, da chi maggiormente, rispetto ad un calciatore, dovrebbe dare l'esempio. Sul discorso USA-Europa, la mia non intendeva essere una proposta, ma sono consapevole del fatto che grazie all'unione europea (ormai c'è e ce la teniamo), alla globalizzazione, al mescolarsi di culture e spero (a questo punto) al rafforzarsi di una cultura unica europea, presto o tardi si arriverà anche (come gli USA) ad un inno unico, che mi auguro non sia l'attuale "Inno alla gioia" (ho già avuto i miei problemi alle elementari con "Stille Nacht"!), ma credo che ne tu, ne io ci saremo quando (e se) questo accadrà ...ce ne vorrà di Aleatico! E comunque l'Europa era già unita millenni fa grazie all'Impero Romano e a quanto ne so non stavano così malaccio a quei tempi ...certo non c'era la nazionale di calcio... |
Mastiffs |
Posted - 10/06/2010 : 19:59:11 Parole SANTE Ioka davvero i miei complimenti e ricordatevi FORZA ITALIA!!!!!
Mastiffs/Real Naples/D8 |
Iokanaan Ducasse |
Posted - 10/06/2010 : 17:44:20 quote: Originally posted by ElvisMorgan
Iokanaan io ti do pienamente ragione, la mia era una battuta, sono fiero di sentire l'inno quando un nostro sportivo vince e ci rappresenta tutti, ma converrai con me che al giorno d'oggi, sopratutto nelle nuove generazioni, non c'è più lo stesso attaccamento ai valori che c'erano 50 e più anni fa a simboli come l'inno o la bandiera, forse perchè non abbiamo più un Re, quando l'avevamo l'amor di patria era maggiore, ora forse la globalizzazione ci ha un po' "piallato" i sentimenti patriottici, per questo m'inkazzo meno se un ragazzotto poco più che 20enne come Marchisio storpia l'inno, perchè tanti suoi coetanei non si rendono conto cosa significhi deridere un simbolo della patria; se ci pensi in USA sono 50 stati ed un solo inno, è come se da noi creassero l'inno europeo eliminando i vari inni nazionali, secondo me ci perderemmo in cultura storica, ma in fin dei conti non sarebbe neanche sbagliato, se hanno fatto la moneta unica potrebbero anche arrivare a fare l'inno unico.
Sulla disaffezione delle nuove generazioni ai valori storici di una Nazione sono d'accordo con te. Però devo dirti che, da un decennio a questa parte, forse, le cose sono leggermente migliorate. Ti assicuro che diversi anni fa percepivo maggiore indifferenza. Resta moltissimo da fare e, anche se può sembrare sciocco, nel suo piccolo, anche un Inno suonato al momento giusto e un comportamento rispettoso di chi lo canta o lo ascolta può servire. Non penso sia una questione di regime istituzionale. E forse non dipende neanche tanto dalla "globalizzazione": nella dispersione e contaminazione delle culture c'è spazio e motivo per riaggregarsi attorno alla propria (senza rifiutare quelle diverse dalla nostra, ovviamente). Contrariamente a te, io penso proprio che punire severamente chi storpia l'Inno per una bravata goliardica sia un esempio per far capire (a chi non l'ha ancora capito) il rispetto che ci vuole per certi simboli. Se i suoi coetanei non si rendono conto di come ci si deve comportare, così hanno appunto l'esempio. Far finta di niente o essere indulgenti non migliora la situazione, anzi, passerebbe il messaggio che non ci sono più simboli da rispettare e che, per fare gli spiritosi, si può dissacrare qualsiasi cosa. Dissento anche dall'idea di Europa che proponi... ma qui ci vorrebbero almeno 3 birre e un litro di Aleatico! In breve, l'esempio degli Stati Uniti non calza. Gli USA sono uno stato (o federazione di stati) giovane, non con le differenziazioni culturali degli stati europei, cristallizate in secoli di politiche non solo diverse ma conflittuali. Un greco e uno svedese non hanno niente in comune (per la fortuna di entrambi), un danese non può governare la Spagna, un portoghese non può governare la Polonia. La moneta unica (è da vedersi quanto sia stata propizia, ho qualche dubbio in merito) sancisce un'unione (mah, si fa per dire!) economica... ben diversa da quella politica, dove giocano parametri ben diversi. Lingue e culture sono diverse e inconciliabili, negli USA la lingua è identica e le culture assimilabili. Non dimentichiamoci la storia, poi... gli USA, malgrado partissero avvantaggiati rispetto all'Europa da tanti fattori, sono giunti ad un'unità attraverso la sanguinosa Guerra di Secessione... vogliamo fare lo stesso? Ma non ci sarebbe mai pace nel Vecchio Continente. Restiamo divisi e cooperanti, che è meglio, secondo me. Un inno europeo l'avevano anche scelto, come saprai, e c'è: Beethoven, "Inno alla gioia", dalla Nona sinfonia. In tedesco. Te lo immagini Marchisio che canta in tedesco? E i francesi rinuncerebbero alla Marsigliese per cantare Beethoven? Figuriamoci! Farebbero una rivoluzione perché l'inno fosse preso da Bizet o Saint-Saens... o per imporre la Marsigliese! Te lo dico sinceramente: anche io mi rifiuterei di considerare come mio un inno tedesco, la mia lingua è l'Italiano, appartengo alla cultura storica di questo Paese. L'Europa non è la mia Patria. Ti parrà retorico, ma per me è così. Il resto lo rimandiamo a quando ci saranno birre e alcoolici a volontà! |
Gento |
Posted - 10/06/2010 : 16:59:19 Iokanaan io ti do pienamente ragione, la mia era una battuta, sono fiero di sentire l'inno quando un nostro sportivo vince e ci rappresenta tutti, ma converrai con me che al giorno d'oggi, sopratutto nelle nuove generazioni, non c'è più lo stesso attaccamento ai valori che c'erano 50 e più anni fa a simboli come l'inno o la bandiera, forse perchè non abbiamo più un Re, quando l'avevamo l'amor di patria era maggiore, ora forse la globalizzazione ci ha un po' "piallato" i sentimenti patriottici, per questo m'inkazzo meno se un ragazzotto poco più che 20enne come Marchisio storpia l'inno, perchè tanti suoi coetanei non si rendono conto cosa significhi deridere un simbolo della patria; se ci pensi in USA sono 50 stati ed un solo inno, è come se da noi creassero l'inno europeo eliminando i vari inni nazionali, secondo me ci perderemmo in cultura storica, ma in fin dei conti non sarebbe neanche sbagliato, se hanno fatto la moneta unica potrebbero anche arrivare a fare l'inno unico. |
Iokanaan Ducasse |
Posted - 10/06/2010 : 16:25:54 quote: Originally posted by venturiniace
Io davvero non capisco una cosa....
Cosa c'entra l'inno della nazione con una squadra messa su per giocare per una nazione...
In parole povere... Come si può paragonare l'orgoglio di una nazione con quello di una luridissima partita di calcio di pagatissimi pecoroni (i giocatori), che se ne fottono (e perdonatemi il termine) dell'inno e della nazione..
E non venitemi a dire che loro giocano per far contento il presidente della repubblica perchè inizio a ridere fino a domattina!
Distinguiamo calcio con patriottismo per favore... E' già una vergogna se viene suonato l'inno prima delle partite!
PS: l'esercito italiano attualmente è formato da soli volontari, o per meglio dire, quelli che vanno nelle missioni sono solo volontari, strapagati e ben coscienti del fatto che potrebbero morire da un giorno all'altro.... altro che i nostri cari nonni soldati, obbligati dalla leva a combattere... quelli erano l'orgoglio d'Italia, non i giocatori pecoroni!
Quindi leviamo sta ridicolaggine dell'inno, e suoniamolo in occasioni ben più importanti!
Ma che ragionamento è. E' ovvio che ciascuno giochi per sé stesso e non per la gloria della Patria, ma si dà il caso che indossino una divisa e siano rappresentati da una bandiera, che siano espressione di uno sport nazionale. L'inno non lo si suona mica per loro ma per tutti i connazionali che, in quel momento, SONO rappresentati da quegli 11 giocatori o "pecoroni" che dir si voglia. E' una competizione tra Nazionali e quindi l'inno sancisce l'appartenenza ad una Nazione, sia di chi gioca che di chi fa il tifo sugli spalti o davanti alla TV. Tanto basta perché i giocatori chiamati a rappresentare una Nazione tengano dei comportamenti consoni, altrimenti a casa (e qui si torna al "pecorone" Marchisio). Altrimenti bisognerebbe togliere l'Inno anche alle premiazioni ufficiali (Olimpiadi, altri sports, ecc.) e da quasi tutte le occasioni pubbliche. Non si dovrebbe suonare neanche nelle parate o celebrazioni ufficiali perché anche lì politici, militari, forze dell'Ordine, ecc. sono pagati per il lavoro che svolgono. Il fatto che si venga pagati (poco o tanto) e si svolga il proprio lavoro non esclude il fatto che questi soggetti rappresentino una Nazione. Si può essere orgogliosi o meno di loro ma il ruolo che ricoprono è quello. E, per questo motivo, non vedo perché non suonare l'Inno nazionale. A mio avviso ogni occasione è buona per suonare l'Inno e ricordarci di essere Italiani, sia per questioni futili che per altre di ben maggiore spessore di una competizione internazionale. Ci si può sentire Italiani anche se la Schiavone vince il Roland Garros (e si mette in tasca più di un milione di euro), non solo se (cosa indubbiamente assai più toccante) si celebrano i nostri caduti per la libertà e l'ordine pubblico. Suonare l'Inno non è mai ridicolo, e l'attaccamento alla propria Patria (per chi ancora sente questa suggestione) passa anche attraverso una partita tra strapagati professionisti che però non vanno in campo con il pigiama o con vestiti scelti a casaccio ma vestono i colori di quella Patria. Gento, quando ciascuno di noi va a lavorare non suonano l'Inno di Mameli, certo... ma perché ciascuno di noi rappresenta sé stesso. Non so che lavoro fai, ma so che sei un abile grafico al pc. Se si facessero i campionati mondiali di grafica al pc e tu fossi il nostro rappresentante nella competizione, per te (e per i tuoi connazionali di cui saresti rappresentante) suonerebbero l'Inno. Non so se è chiara la differenza, mi sembra che lo sia. Se vogliamo uscire dall'ipocrisia, direi che sarebbe bene che si dicesse che di concetti come Patria o appartenenza a una cultura, a una tradizione, a un popolo e a una Nazione, non ve ne frega niente. E' una posizione che non condivido, come si è capito, ma legittima e rispettabile. Almeno si mettono le carte in tavola e non ci si nasconde dietro improbabili argomentazioni. |
Wizard95 |
Posted - 10/06/2010 : 15:05:41 Per me se gioca bene ha fatto già tanto del suo lavoro...poi se non canta l'inno o lo cambia, a me sta male, e la cosa può offendere molte persone...ma lui è un calciatore non un cantante...e forse è anche poco italiano da come si comporta... |
Gento |
Posted - 10/06/2010 : 02:19:45 beh, però effettivamente quando ognuno di noi va a lavorare non è che ci suonano l'inno! |
robista |
Posted - 10/06/2010 : 01:42:50 quote: Originally posted by venturiniace
A mio vedere poco importa... basta che giochi bene e che faccia il suo dovere in campo.. è quello il suo mestiere!
In quel momento il suo mestiere,che gli piaccia o meno, prevede anche che venga cantato l'inno e se non ti comporti in modo consono non stai facendo bene il tuo lavoro. |
venturiniace |
Posted - 10/06/2010 : 01:11:55 A mio vedere poco importa... basta che giochi bene e che faccia il suo dovere in campo.. è quello il suo mestiere! |
robista |
Posted - 10/06/2010 : 01:08:30 quote: Originally posted by venturiniace Quindi leviamo sta ridicolaggine dell'inno, e suoniamolo in occasioni ben più importanti!
Su questo potremmo anche concordare...ma visto che al momento l'inno viene suonato non è tollerabile che uno dei figuri che hai descritto possa bellamente sbeffegiarlo in mondovisione. |
venturiniace |
Posted - 10/06/2010 : 00:43:23 Io davvero non capisco una cosa....
Cosa c'entra l'inno della nazione con una squadra messa su per giocare per una nazione...
In parole povere... Come si può paragonare l'orgoglio di una nazione con quello di una luridissima partita di calcio di pagatissimi pecoroni (i giocatori), che se ne fottono (e perdonatemi il termine) dell'inno e della nazione..
E non venitemi a dire che loro giocano per far contento il presidente della repubblica perchè inizio a ridere fino a domattina!
Distinguiamo calcio con patriottismo per favore... E' già una vergogna se viene suonato l'inno prima delle partite!
PS: l'esercito italiano attualmente è formato da soli volontari, o per meglio dire, quelli che vanno nelle missioni sono solo volontari, strapagati e ben coscienti del fatto che potrebbero morire da un giorno all'altro.... altro che i nostri cari nonni soldati, obbligati dalla leva a combattere... quelli erano l'orgoglio d'Italia, non i giocatori pecoroni!
Quindi leviamo sta ridicolaggine dell'inno, e suoniamolo in occasioni ben più importanti! |
Gento |
Posted - 08/06/2010 : 13:57:30 Fede, pace, onore e il pudore antico, la virtú smarrita osano ora tornare e lieta appare l'abbondanza col suo corno ricolmo. Profeta adorno di un arco abbagliante, Febo, che siede fra le nove Muse e con la sua arte risana le membra del nostro corpo infermo, quando guarda sereno il Palatino, dall'uno all'altro secolo prolunga, e per tempi migliori, la fortuna dell'impero romano.
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