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Originally posted by zeo

Leggendo quà e là fra topic e cessioni salta all'occhio come sia radicalmente cambiato il mercato giocatori. Nonostante gli sforzi di admin e dello staff per farlo tornare nella norma ci sono manager che buttano soldi in maniera sconsiderata, specialmente i nuovi ma anche qualche manager un pò più esperto. A prescindere dalla buona fede o meno propongo di eliminare lo scoperto, in pratica non si può offrire più di quanto si ha in cassa ( sia x le offerte dirette che indirette ) ed inserire un limite di offerta x ogni serie di militanza.
Esempio: squadra in serie E non può fare offerte x giocatori con valore superiore a 800000, serie D fino a 1200000 e così via fino alla C dato che A e B x necessità hanno bisogno di campioni x sopravvivere, ovviamente queste cifre sono di esempio. Questo (spero) dovrebbe creare una situazione un pò più realistica, gironi più omogenei meno fallimenti ed in particolar modo niente più over 90 nelle serie minori a meno chè non siano prodotti del vivaio.
Scusate il lungo poema ma il concetto è ampio....

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Originally posted by Belzebù

Io sono da sempre convinto che sia l'intera economia del gioco ad essere sballata.

Con l'introduzione del merchandising abbiamo assistito a facili entrate per tutti i club senza discriminazione tra serie alte e serie basse. Ora quindi ci sono squadre di serie D ed E che possono spendere anche più di 2 M per un giocatore, cosa vista molto raramente fino a 2 stagioni fa.

La mia proposta è quella di differenziare gli introiti del merchandising anche rispetto alla serie di appartenenza.

In generale, a mio avviso, l'"andazzo" su FM dovrebbe essere questo:
1) le squadre delle serie più basse devono sopravvivere con l'incasso delle vendite dei giocatori pescati dalle giovanili ed allenati da loro
2) in questo modo, le squadre delle serie inferiori riescono a mettere da parte un bel gruzzolo per poter comprare quei giocatori che, avendo un rapporto età-skill non molto appetibile per le serie alte vengono (dovrebbero in questa quasi utopica situazione) "svenduti" a cifre abbordabili.
3) con questi giocatori "medi", le squadre delle serie più basse, possono scalare le classifiche e raggiungere le serie più alte senza troppe complicazioni
4) le squadre delle serie più alte, invece, useranno i loro milioni per l'acquisto di giovani con skill alte, prendendosi il rischio del blocco a primaria bassa e, in quel caso, rivendendoli ad un prezzo più basso di nuovo alle squadre più ambiziose delle serie più basse


Ditemi se sono stato abbastanza chiaro... e scusate il papiro!

P.S.: sui tetti di spesa per le serie non sono d'accordo, dovrebbe diventare una cosa "naturale" se tutto funzionasse come sopra.

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Originally posted by venturiniace

io sono d'accordo con zeo fino ad un certo punto... è sbagliato non poter andare sotto lo ZERO, bisogna poterlo fare (e poter rischiare di fallire, altrimenti non ha senso) ma comunque bisogna porre un limite massimo... tipo... si può andar sotto fino a -1.100.000 (limite nel quale sei nella zona rossa del fallimento) ma non oltre

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ecco forse va meglio ma un tetto massimo di spesa anche se hai i soldi non sono favorevole a metterlo...

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Originally posted by squalo

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Originally posted by Belzebù

Io sono da sempre convinto che sia l'intera economia del gioco ad essere sballata.

Con l'introduzione del merchandising abbiamo assistito a facili entrate per tutti i club senza discriminazione tra serie alte e serie basse. Ora quindi ci sono squadre di serie D ed E che possono spendere anche più di 2 M per un giocatore, cosa vista molto raramente fino a 2 stagioni fa.

La mia proposta è quella di differenziare gli introiti del merchandising anche rispetto alla serie di appartenenza.

In generale, a mio avviso, l'"andazzo" su FM dovrebbe essere questo:
1) le squadre delle serie più basse devono sopravvivere con l'incasso delle vendite dei giocatori pescati dalle giovanili ed allenati da loro
2) in questo modo, le squadre delle serie inferiori riescono a mettere da parte un bel gruzzolo per poter comprare quei giocatori che, avendo un rapporto età-skill non molto appetibile per le serie alte vengono (dovrebbero in questa quasi utopica situazione) "svenduti" a cifre abbordabili.
3) con questi giocatori "medi", le squadre delle serie più basse, possono scalare le classifiche e raggiungere le serie più alte senza troppe complicazioni
4) le squadre delle serie più alte, invece, useranno i loro milioni per l'acquisto di giovani con skill alte, prendendosi il rischio del blocco a primaria bassa e, in quel caso, rivendendoli ad un prezzo più basso di nuovo alle squadre più ambiziose delle serie più basse


Ditemi se sono stato abbastanza chiaro... e scusate il papiro!

P.S.: sui tetti di spesa per le serie non sono d'accordo, dovrebbe diventare una cosa "naturale" se tutto funzionasse come sopra.

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nn sono daccordo: se la squadra di serie bassa deve comprare giocatore vecchi, che in altre serie sono scartati, rimarra sempre squadra di serie E e anche se sale in D scende subito, xche nn ha giocatori all'altezza,se pesca un giovane buono deve venderlo x fare cassa invece che puntare su di lui,e dopo un paio di anni si ritrova una squadra di 30 anni e cmq pochi soldi,e poi prova a vedere anche un 70 di primaria a che cifra viene venduto anche a 27 anni,o i bloccati che secondo te vengono rivenduto poi alle serie basse(30 anni a piu di 1000000 xche se sono piu giovani vanno al doppio)........credo che si debba dare a tutti l'opportunita di almeno credere di poter arrivare in futuro in serie A, cosa gia difficile al momento e che con la tua idea diventerebbe impossibile,facendo diventare le serie basse in una specie di discarica dove vanno gli scartati delle altre serie.

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